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Roma cristiana

Roma caput mundi ma soprattutto centro della Cristianità. In ogni angolo di Roma sorgono chiese risalenti a varie epoche ricche di tesori d’arte, di storia e spiritualità.

 

Le basiliche

La Basilica di San Pietro e le tombe papali: sorta sul luogo del martirio e di sepoltura dell’apostolo Pietro, l’attuale basilica è il risultato di più di un secolo di lavoro, e frutto dell’ingegno di molti artisti. Al suo interno troviamo la Pietà di Michelangelo capolavoro di scultura che l’artista realizzò ancora giovanissimo, il Baldacchino e la cattedra del Bernini. Infine, il centro delle attività religiose più importanti è la Piazza San Pietro, creazione architettonica fra le più riuscite del barocco romano.

Il complesso di San Giovanni in Laterano include la basilica, il Battistero lateranense e la vicina Scala Santa. Ufficialmente “Mater e Caput” di tutte le chiese di Roma e del mondo, San Giovanni in Laterano è sede del Vescovo di Roma.

San Paolo fuori le mura è la seconda basilica per dimensioni dopo San Pietro in Vaticano. L’altare papale si trova proprio sopra la sepoltura del santo finalmente visibile a seguito di recenti lavori di scavo.

Santa Maria Maggiore è l’unica tra le basiliche papali che conserva le strutture paleocristiane di circa sedici secoli fa. E’ ricca di opere d’arte risalenti a varie epoche e al suo interno si trova anche la sepoltura di uno dei più grandi artisti attivi a Roma nel Seicento, Gian Lorenzo Bernini.

San Pietro in Vincoli, eretta per custodire le catene che imprigionarono San Pietro prima del martirio, è nota per lo più per il monumento dedicato a Papa Giulio II della Rovere con il maestoso “Mosè” realizzato da Michelangelo.

Santa Croce in Gerusalemme deve la sua prima costruzione a Sant’Elena, madre dell’imperatore Costantino. Sant’Elena andò in pellegrinaggio in Terra Santa, miracolosamente riuscì a ritrovare alcune delle reliquie più importanti della Passione di Cristo e con il prezioso carico rientrò a Roma. Sono esposte in una cappella annessa alla chiesa: dei frammenti di legno della vera Croce; una parte del titolo “INRI” che Pilato aveva fatto affiggere alla Croce di Gesù; due chiodi della crocifissione e persino alcune spine della corona.

Santa Prassede fu riedificata sotto Papa Pasquale I nel IX secolo e ornata con ricchi mosaici. All’interno, nella Cappella di San Zenone, ci sono alcuni fra i mosaici bizantini più belli di Roma: per la sua straordinaria bellezza e unicità questo piccolo ambiente è stato definito “L’orto del Paradiso”.

 

Le catacombe

San Callisto, San Sebastiano, Santa Domitilla e Santa Priscilla sono le maggiori catacombe aperte regolarmente al pubblico. In origine questi cimiteri sotterranei scavati nel tufo furono usati soprattutto dalle comunità cristiane ed ebraiche poiché un’antica legge proibiva la sepoltura dei defunti all’interno dell’abitato. Terminate le persecuzioni dei cristiani le catacombe divennero veri e propri santuari dove i pellegrini si recavano per venerare le reliquie dei martiri.